giovedì 25 agosto 2011

volano..le libellule












Giorni...

I giorni rubati
sono i non vissuti
quelli intrinsi d'egoismo
sono i non donati
quelli dimenticati
sono quelli del "farò domani"

I giorni tristi
sono le nostre prigioni
quelli costruiti con l'odio
sono le nostre divisioni
quelli che crediamo vincenti
sono ivece i giorni perdenti.

I giorni donati
sono quelli più belli
quelli che ci appagano
sono i nostri gioielli
quelli pienamente vissuti
sono i semi piantati

I giorni felici
sono pieni di ricordi
quelli dei nostri amari
sono il nostro bagaglio
quelli dei tanti perdonati
e di tanto amore colmati...

ci sono persone che nascono per sognare.....altre che nascono per essere un sogno...










« Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene. »

« Lo chiamano Circo della Formula 1 e proprio come un circo si sposta di città in città, issa la sua tenda e fa spettacolo. Tra giochi di magie, belve e domatori il divertimento è sempre assicurato, così come il brivido che offrono gli artisti più spericolati quando tocca a loro salire sul filo teso nel vuoto e danzare.Nell'estate del 1977 tra le tende della Formula 1 si affacciò un pilota dallo sguardo dolce e dal cuore impavido, salì sul filo con la sua Ferrari e per cinque anni lo percorse fra capriole e piroette.
Poi un giorno scese ed entrò nella leggenda… »

Sai... i vecchi tempi mi mancano un pò...

La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità.

Charles C. Ebbets e gli "uomini delle travi"



La foto "Lunch a-top a skyscraper " è celeberrima, ormai un'icona vera e propria della storia della fotografia, così famosa che forse la sua fama sta andando oltre al messaggio che c'è dietro a questa foto...

E' il 29 settembre del 1932, undici operai pranzano su una trave a 244 metri d'altezza, sotto di loro le strade di una New York in crescita. Stanno lavorando alla costruzione del Rockefeller Center: l'America tenta di risollevarsi dalla Grande Depressione, siamo in pieno 'nuovo corso' di Roosvelt, neoeletto presidente degli Stati Uniti.

Nel 1932, data dello scatto, la sicurezza sul mondo del lavoro è una materia pressoché sconosciuta...in questa foto e in quella successiva, operai mangiano e si riposano a 240 metri d'altezza, al 69° piano del grattacielo in costruzione, senza nessuna protezione, senza nessun aiuto. Quando fu scattata, forse in pochi si sono preoccupati della sicurezza, forse anche il fotografo stesso non ci ha pensato molto, visto che anche per scattare la fotografia stessa, non avrà utilizzato protezioni maggiori rispèetto agli operai...

Oggi come oggi, questo scatto, dopo sessere stato utilizzato per poster, magliette, tazze, ect, sta riacquistando una nuova notorietà, una nuova valenza comunicativa: sta diventando l'icona della memoria di chi ha perso la vita lavorando. Sperando che quest'immagine di ieri possa servire da monito al mondo del lavoro di oggi...

Una piccola curiosità su queste due fotografie: fino al 2003 la paternità di questi scatti non era certa al 100%, in molti casi come firma di queste fotogfrafie sui giornali americani (Ebbene si, in America, come nel resto di tutto il mondo, tranne in Italia, il fotografo è sempre menzionato)
veniva utilizzata la dicitura "photographer unknown" (Fotografo sconosciuto). Solo nell'ottobre 2003 gli esperti del Bettmann Archive (Un archivio di oltre 11 milioni di fotografie ora di porprietà della Corbis) hanno dissipato ogni dubbio in proposito...

Venezia è una dimensione dell'animo sicchè con essa devi fare i conti prima o poi..

 Gondola Arancione queste gondole colorate (rare da vedere) si usano per manifestazioni o regate.




La parola gondola si trova per la prima volta in un decreto del doge Vitale Falier del 1094, l’etimologia potrebbe derivare da due termini latini: cymbula che vuol dire "barchetta" o anche conche che vuol dire "conchiglia". Oppure potrebbe essere anche una parola derivante dal greco Kuntecas: "barca a spinta".

venerdì 19 agosto 2011

i guardiani della dormiente










Se dovessi scegliere la mia morte, vorrei morire in sonno; durante la riproduzione di un sogno, dimenticarmi di tutto quello che è realtà e che è stato a me attorno.

Ci sono tanti racconti, ma io non racconto mai cose che hanno visto gli altri e non io.















In questa città
dove non ci sono semafori
dove la vita è più lenta
dove la notte è irreale
sento la mancanza del tuo sorriso...