Una chiesetta campestre
dedicata a S. Maria che sì trova a Campanigalli, località di Campodarsego dal
nome medioevale altisonante.
Il manufatto, che si presentava prima del restauro in tutto simile ad un
modesto oratorio di campagna del ‘700. Liberato dalle malte corrose dal tempo e
spogliato di tutti quegli elementi superflui che andavano ad alterare la sua
vera identità, è stato recuperato il suo antico aspetto grazie al Gruppo degli
Alpini di S. Andrea e dietro la minuziosa e specializzata consulenza della
Sovrintendenza per i Beni Ambientali.
Storia, archeologia e tradizione si fondono in questa chiesetta dalle
nitide linee paleocristiane sorta attorno al VII - VIII secolo.
La struttura muraria, infatti, fino a 2,60 m. d’altezza è composta di
mattoni romani ed è ornata da varie fasce di tavelle poste a spina di pesce. Tre
finestrelle per aumentare il più possibile l’insolazione e la ventilazione, pur
salvaguardando un’apertura minima per la sicurezza, si aprono sulla parete sud.
Verso est sono posti in evidenza il livello del primitivo pavimento in terra
battuta e le fondamenta dell’abside semicircolare. Durante gli scavi effettuati
per documentare l’antichità dell’impianto, sono stati scoperti diversi reperti
archeologici romani, tra cui alcuni mattoni con il timbro della fornace
"Cartorian".
Negli Statuti Padovani la località "Panigale" è citata nel 1231 e nel
1234 come un luogo che deve provvedere alla manutenzione delle strade, dei fiumi
e dei ponti del territorio. La chiesetta di S. Maria di Panigale invece è
nominata per a prima volta come rettoria nel 1297 dalle Decime Vaticane. A
questo tempo risalgono con molta probabilità alcuni interessanti graffiti,
scoperti sui muri dell’oratorio, che riproducono delle piccole e originali croci
scolpite da qualche pellegrino in segno di devozione, o da qualche soldato per
ricevere protezione.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.