domenica 25 marzo 2012

Joey Dunlop

Dunlop può essere considerato uno tra i più grandi piloti motociclistici di tutti i tempi. La sua specialità erano le corse su strada e in particolare il TT che si svolge ogni anno sull'Isola di Man. In questa gara, in cui debuttò nel 1976 e spesso si cimentò in più categorie, le sue vittorie furono ventisei[1] e altre quattordici volte finì sul podio[2]. Per moltissimi anni legato alla Honda, con le moto della casa giapponese conquistò anche cinque titoli mondiali consecutivi nella classe TT Formula 1, perdendo il sesto per soli tre punti, venendo battuto da Virginio Ferrari e la sua Bimota YB4 nel 1987. Per i suoi meriti sportivi è stato insignito, nel 1986, con il titolo di MBE (Member of British Empire).
Lasciò sua moglie Linda e i suoi cinque figli: Julie, Donna, Gary, Richard e Joanne. Anche suo fratello Robert è morto in un incidente in pista il 15 maggio 2008.
Dunlop morì in una gara su strada che si svolgeva a Tallinn, Estonia. In quel momento era al comando della gara delle 125 cc dopo avere vinto nelle classi 600 cc e 750 cc. Sembra che abbia perso il controllo della sua moto a causa del manto stradale bagnato e la morte, istantanea, sia avvenuta a causa dell'urto contro gli alberi. Come segno di rispetto poche ore dopo questo luttuoso evento anche il sito del governo estone ospitò un omaggio a Dunlop. La televisione dell'Irlanda del Nord trasmise in diretta le esequie alle quali parteciparono numerosissime persone e per l’occasione in Irlanda del Nord fu dichiarato un giorno di pace nazionale e questo fu il primo, e finora unico, giorno di pace nazionale in un secolo di conflitti. La sua città natale gli ha dedicato un parco.
Dunlop era molto superstizioso: durante le gare indossava sempre una maglietta rossa e un casco con livrea gialla bordata da filetti neri, divenuto per gli appassionati di motociclismo una sorta di icona.

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