venerdì 27 maggio 2011

Perchè il cielo è blu?

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La luce visibile di color
bianco proveniente dal Sole è composta dalla sovrapposizione di onde
elettromagnetiche di diverse lunghezza d'onda che variano dalla radiazione che
percepiamo come violetta, fino alla radiazione che ci appare rossa, passando per
il blu, verde, giallo, arancio. Le particelle di polvere e le goccioline d'acqua
presenti nell'atmosfera sono molto più grandi della lunghezza d'onda della luce
visibile: in questo caso la luce viene riflessa in tutte le direzioni allo
stesso modo, indipendentemente dalla propria lunghezza d'onda. Le molecole di
gas hanno dimensioni inferiori e la luce si comporta diversamente a seconda
della sua lunghezza d'onda. La luce rossa ha una lunghezza d'onda maggiore e
tende a “scavalcare” le particelle più piccole senza “vederle”; questa luce,
dunque, interagisce molto debolmente con l'atmosfera e prosegue la sua
propagazione rettilinea lungo la direzione iniziale. Al contrario, la luce blu
ha una lunghezza d'onda inferiore e si “accorge” della presenza delle molecole
da cui è infatti riflessa in tutte le direzioni. Quindi, nell'attraversare
l'atmosfera, la maggior parte della radiazione di maggior lunghezza d'onda
prosegue la sua traiettoria rettilinea. La luce rossa, arancione e gialla viene
influenzata solo in minima parte dalla presenza dell'aria. Al contrario, la luce
blu è diffusa in tutte le direzioni. In qualunque direzione si osservi, parte di
questa luce giunge ai nostri occhi. Il cielo, pertanto, appare blu.

mercoledì 25 maggio 2011

111.111.111 x 111.111.111 = 12.345.678.987.654.321

La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire".

La storia della vita in 24 ore

00:00  Nascita della
Terra


02:24 Procarioti (batteri)

.....Pranzo.....

13:30  Eucarioti
monocellulari (alghe ecc)


19:10  Eucarioti
multicellulari


.....Cena.....

20:35  “Esplosione del
Cambriano”: fauna di Burgess Shale


21:35  “Età dei
pesci”


21:50   Piante
terrestri; insetti, ragni, millepiedi…


22:15   Vertebrati
terrestri: anfibi


22:30   Amnioti:
rettili, uccelli, mammiferi


22:40   “Età dei
rettili”: dinosauri, rettili acquatici e volanti


22:45  
Uccelli


23:45   “Età dei
mammiferi”


23:59 Uomo

lunedì 23 maggio 2011

Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II

Lo Zoom Nikkor AF-S 18-200mm f/3.5-5.6G IF-ED DX VR II è un obiettivo che fin dalla sua presentazione ha fatto parlare di sé. Si tratta di uno zoom con escursione focale pari a 11,1x ottico che corrisponde nel formato 35mm  a un 27-300mm, un range di focali tra le più utilizzate nella fotografia generica, di paesaggio, di viaggio e reportage ma estremamente utile anche per matrimoni, ritratti e foto naturalistica, senza dimenticare la possibilità di qualche scatto al limite della macrofotografia grazie alla messa a fuoco minima di 50cm a tutte le focali che permette un rapporto d'ingrandimento massimo, alla focale di 200mm, pari a 1:4,5.
L'obiettivo infatti copre un angolo di campo compreso tra i 76° e gli 8° della foto.A tutto questo non bisogna poi dimenticare la presenza del sistema di riduzione delle vibrazioni VR II di seconda generazione che porta, secondo il metodo di misurazione Nikon, a 4 stop il limite di scatto con tempi lenti utilizzabili senza il pericolo del mosso (invece dei 3 stop delle versioni precedenti).
Il progetto di quest'ottica è stato ottimizzato per l'impiego con le recenti reflex digitali, lo testimonia il logo DX che appare sul barilotto a fianco della finestrella delle distanze di messa a fuoco. Non è quindi utilizzabile sui corpi a pellicola anche se potrebbe risultare meccanicamente compatibile. Il cono di luce generato dalle ottiche DX è infatti limitato alla copertura del formato dei sensori DX, e procurerebbe delle vistose vignettature se utilizzato su formati più grandi.

venezia...


                                          Non voglio diventare qualcuno
                                          voglio semplicemente lasciare qualcosa di me
                                          nel bene e nel male


























domenica 22 maggio 2011

La parola “futuro” , dal latino futurus, vuol dire ciò che sarà.

Il mio interesse è nel futuro, perché è lì che ho intenzione di spendere il resto della mia vita



Ho nostalgia del mio futuro,
quello da sempre immaginato
quello sperato.
Del mio futuro adesso manca
il respiro pulito del vento,
i campi di grano a maggio.



Mancano gli occhi
di sorpresa spalancati
di ogni bambino ingannato,
mi manca il sorriso
nascosto tra le mani.
Ho un futuro pesante
legato alla vostra stupidità infinita,



infinita come un universo
piegato dai vostri bisogni,
che piano si consuma
in un camino.
Mi manca il futuro,
finito in catene
legato alla vostra idiozia atomica.
Il mio futuro è morto
il giorno che è nata
la vostra idea
di giocare a dadi con Dio.

E perché tutti parlan di pace, e più ne parlano....

Steso a terra in un prato d'erba bruciata
armato e
mimetizzato tu ascolti il vento
nella guerra straniera di qualcun'altro
tu
tieni lontani i buoni dai cattivi.
Senti me sono il tuo bambino
son troppo
piccolo e ti telefono col pensiero
dopo dormirò e ti sognerò.
Sono nato
che tu eri partito da poco
e forse ti ho visto in qualche
telegiornale.
Non so ancora parlare e rotolo ancora
torna, così mi insegni
tu a camminare,
poi mi devi spiegare come si tiene stretto un
gelato
mentre si sta sciogliendo,
so quanti anni hai, venti più di
me.
Che cosa è il mare, devi spiegarmelo tu,
devi tornare, fai come i
gatti stai giù.
Fra gli aeroplani, il più veloce qual'è,
le ragazze come
funzionano
mamma sorride e dice: lui lo sa.
Ma come fanno i bambini a
ridere ancora
dove la guerra rompe le case e il sole,
forse un giorno
potresti spiegarmelo bene,
non come la tv ma, con le tue parole.
E perché
tutti parlan di pace, e più ne parlano
più la pace non arriva mai;
questo
e anche di più, devi dirmi tu.
E quando è sera, pensa ai sapori di
qua,
con l'avventura da esagerare nei bar.
Giù nel giardino c'è la tua
moto da cross,
tante foto che non ci bastano,
fa il tuo lavoro bene, ma
stai giù.
E perché tutti parlan di pace, e più ne parlano
più la pace non
arriva mai;
questo e anche di più, devi dirmi tu.

Il mio interesse è nel futuro, perché è lì che ho intenzione di spendere il resto della mia vita

" Quando il potere dell' amore sorpasserà l' amore del potere, il mondo conoscerà la pace. "

sabato 21 maggio 2011

La Profezia Hopi:



Il Quarto Mondo finirà presto ed il Quinto Mondo comincerà. Questo era ovunque risaputo dagli Anziani. I segni si sono manifestati nel periodo di molti anni e pochi devono ancora manifestarsi.
Questo è il Primo Segno:
Noi eravamo informati dell’arrivo degli uomini dalla pelle bianca, simili ai Pahana (Hopi), ma che non vivevano come i Pahana. Questi uomini hanno preso la terra che non è loro ed hanno colpito i loro nemici col Tuono (fucili).
Questo è il Secondo Segno:
Le nostre terre vedranno l’arrivo di Ruote che Girano colme di Voci (carri coperti).
Questo è il Terzo Segno:
Strani animali simili al bufalo, ma con grandi lunghe corna copriranno la terra in gran numero (Bovini a corna lunghe).
Questo è il Quarto Segno:
La terra sarà attraversata da serpenti di ferro (le strade ferrate).
Questo è il Quinto Segno:
La terra sarà intersecata da gigantesche tele di ragno (linee elettriche e telefoniche).
Questo è il Sesto Segno:
La terra sarà intersecata da fiumi di pietra che creano figure nel sole ( i rilevati stradali ed il loro creare miraggi).
Questo è il Settimo Segno:
Tu sentirai di un mare diventato nero e di molti esseri viventi morti a causa sua (pozzi di petrolio).
Questo è l’Ottavo Segno:
Tu vedrai molti giovani che portano i loro capelli lunghi come quelli del nostro popolo venire ed unirsi alle tribù per imparare la nostra via e la nostra saggezza (Hippies).
E questo è il Nono ed Ultimo Segno:
Tu sentirai di un luogo di abitazione nei cieli, sopra la terra, che cadrà con grande fragore. Esso apparirà come una stella blù.
Molto presto dopo questo avvenimento, le cerimonie del popolo Hopi cesseranno.
Questi sono i Segni che la grande distruzione è arrivata:
Il mondo sussulterà su e giù . L’uomo bianco combatterà i popoli di altre terre, quelli che possiedono la prima luce della saggezza. Ci saranno molte colonne di fumo e fuoco come quelle che l’uomo bianco ha già fatto nel deserto non lontano da qui. Quelli che abitano e vivono nella terra degli Hopi saranno salvi. Allora ci sarà molto da ricostruire. E presto, molto poco dopo, i Pahana torneranno.
Essi porteranno con loro l’Aurora del Quinto Mondo. Essi pianteranno i Semi della Saggezza nei nostri Cuori. Almeno ora i semi sono stati impiantati. Questi spianeranno la via per Emergere nel Quinto Mondo.

giovedì 19 maggio 2011

22 novembre 1963

« Forse accadrà che [la morte] mi prenda per mano
E mi conduca alla sua oscura terra
E mi chiuda gli occhi e mi tolga il respiro ...
......
Ma ho un appuntamento con la Morte
A mezzanotte in una città in fiamme,
Quando la primavera ritornerà quest'anno a nord
Ed io, fedele alla parola data,
Non mancherò all'appuntamento. »

Tutto nasce dall'uomo, tutto ritorna all'uomo.

Dances with Wolves



La grande cultura del cavallo e della prateria era finita per sempre e la Frontiera Americana stava per passare alla storia.


balla coi lupi



"Stavo pensando che di tutte le piste di questa vita,
la piu' importante e'
quella che conduce all'essere umano
e io credo che tu sia su questa pista
e questo è bene".



concorde


Immagine dall'ultimo volo del Concorde avvenuto il 30 maggio 2003, partito da Parigi ed arrivatro a New York.
L'uso civile, con voli regolari, inziò il 21 gennaio 1976 sulle linee, Londra-Barhein e Parigi-Rio. Gli Stati uniti inizialmente vietarono l'uso del Concorde sulle loro rotte per eccesso di rumore prodotto in fase di decollo e atterraggio.

l'uomo che inventò il Ventesimo secolo







Il nostro tipo di vita attuale e
tutte quelle straordinarie tecnologie che oggigiorno diamo semplicemente per
scontate, sono in realtà possibili unicamente grazie alla fulgida mente di un
uomo il cui genio indiscusso risulta a tutt'oggi ancora insuperato, Nikola
Tesla.




Senz'ombra di dubbio Tesla fu il
più grande inventore del XX secolo, eppure, malgrado abbia contribuito in modo
fondamentale a moltissime innovazioni scientifiche, il suo nome - in campi come
l'elettronica e la fisica - è a malapena ricordato… tant'è vero che spesso e
volentieri sono attribuite a Thomas Edison invenzioni che invece furono
sviluppate e brevettate da Tesla.




Senza contare che molte delle
"fantastiche" invenzioni di Tesla, a suo tempo screditate, si sono dimostrate
valide quando... furono realizzate in tempi successivi da altri. Come mai erano
state screditate in un primo momento? Semplice: c'è voluto tutto questo tempo...
per metabolizzare le stupefacenti idee di un genio come lui!A causa di una serie
di problemi finanziari che lo investirono in età matura, Tesla era costretto a
traslocare spesso dagli hotel dove risiedeva, ogni volta che non riusciva più a
saldare i conti.




Il Waldorf Astoria di New York,
ad esempio, sua residenza per vent'anni, cessò di fargli credito nel 1029,
quando lo scienziato si spostò al St. Regis (ma anche da lì, più tardi, dovette
andarsene per lo stesso motivo).Costretto per mancanza di finanziamenti a
spostarsi da un albergo all'altro, doveva spesso lasciare sul posto bauli di
documenti, a garanzia dei suoi debiti. E questi bauli, mai ritirati, furono
oggetto di un'affannosa ricerca iniziata subito dopo la sua morte, perché
qualcuno pensava che potessero rivelare molti segreti sulle sue scoperte e sulle
sue invenzioni.




Alla sua morte alcuni
rappresentanti dell'OAP, su richiesta dell'FBI, andarono all'Hotel New Yorker -
sua ultima residenza - e sequestrarono tutto quello che era appartenuto a
Tesla.Due autocarri pieni zeppi di documenti, diari, mobili e oggetti personali
furono così mandati alla "Manhattan Storage and Warehouse Company", dove il
carico fu aggiunto alla trentina di casse e pacchi di fascicoli già custoditi in
quel deposito fin dagli anni '30.




L'intera collezione fu sigillata
su ordine dell'OAP.Strana procedura, visto che Tesla, anche se di origine
Yugoslava, aveva da anni la cittadinanza americana...Dopo la sua morte, il
Governo Americano si diede un gran da fare per scovare tutti i suoi documenti
(diari, appunti, note e ricerche) prima che lo facessero altre potenze
straniere. L'FBI sospettava che l'intelligence tedesca avesse già fatto sparire,
molti anni prima della sua morte, del materiale con cui i nazisti avrebbero
sviluppato la tecnologia necessaria a costruire dischi volanti.




Quindi, per evitare che un
episodio analogo potesse ripetersi, venne confiscata e fatta sparire qualunque
cosa ricollegabile anche solo lontanamente a Tesla.Tuttavia, una dozzina di
scatole di appunti lasciati in pegno negli hotel dove aveva alloggiato, erano
stati tempestivamente venduti per ripagarsi dei conti inevasi; di conseguenza,
la maggior parte di queste scatole non fu mai ritrovata. Inoltre, come ebbe a
dichiarare Sava Kosanovic, qualcun altro aveva già passato a setaccio le cose
appartenute a Tesla, ancor prima dell'arrivo dell'OAP..




Nel 1976, quattro anonime scatole
piene di fogli furono messe all'asta a Newark, nel New Jersey, durante la
vendita della proprietà di un certo Michael P. Bornes, un ex libraio di
Manhattan. Le scatole furono acquistate da un tale di nome Dale Alfrey, che se
le aggiudicò per 25 dollari.Quando Alfrey, che non aveva la benché minima idea
di cosa contenessero, si mise a guardare nelle scatole per vedere se aveva fatto
un affare, ci trovò quelli che sembravano diari e annotazioni personali di un
tizio di nome Nikola Tesla.




Ma, paradossalmente, nel 1976 il
nome Nikola Tesla non era molto conosciuto e Alfrey, dopo aver dato un'occhiata
sommaria a quel materiale credette d'aver trovato gli appunti d'uno scrittore di
fantascienza, tanto incredibili gli sembrarono le cose lette...Così, dal momento
che non contenevano alcunché di valore, Alfrey sistemò le vecchie scatole nel
seminterrato di casa, ripromettendosi di dar loro un'altra occhiata in futuro,
magari quando avesse avuto più tempo.




Prima che Alfrey trovasse questo
tempo, passarono vent'anni; il loro contenuto, nel frattempo, si era seriamente
compromesso e, a causa dell'umidità del seminterrato, i diari erano pieni di
muffa e l'inchiostro era molto sbiadito...Alfrey, che fino a quel momento s'era
disinteressato completamente di quel materiale, a quel punto fu preso dalla
smania di salvarlo e impedire che si perdesse per sempre. Iniziò così un lavoro
molto scrupoloso: era deciso a tentare di copiare tutto prima che fosse troppo
tardi.




E durante questo lavoro
certosino, Alfrey si trovò ben presto coinvolto dall'emozionante lettura di
quegli straordinari diari.Le annotazioni di Tesla erano scioccanti e per di più
contenevano molte rivelazioni segrete della sua vita... dettagli che fino a quel
momento non erano mai stati riferiti dallo scienziato, né tantomeno dai suoi
biografi.Questi diari rivelavano che nel 1899, quand'era a Colorado Springs,
intercettò casualmente diverse comunicazioni di esseri extraterrestri che
starebbero controllando di nascosto il genere umano preparandolo molto
lentamente a un'eventuale dominazione, mediante un programma in atto da
millenni, o per meglio dire... fin dalla creazione dell'umanità.




Tesla aveva documentato i suoi
lunghi anni di ricerche per interpretare quei segnali radio, e tutti i suoi
inutili tentativi d'informare il governo e i militari. Si sarebbe anche
confidato con alcuni suoi benefattori, incluso il Colonnello John Jacob
Astor.




Anzicché credergli, costoro
pensarono invece che l'unica battaglia dell'umanità per riconquistare il
controllo del suo destino, fosse quella scatenata da Nikola Tesla...Fu un
precursore. Avrebbe voluto elevare l'umanità con tecnologie innovative, ma le
sue idee "fantascientifiche" furono accolte con derisione o disprezzo, anche se
poi, proprio tra quelli che cospirarono contro di lui, alcuni rubarono molte
delle sue invenzioni più favolose.




In un articolo intitolato:
"Talking with the Planets", pubblicato nel marzo del 1901 sul "Collliers
Weekly", Tesla dichiarava: "Mentre stavo migliorando le mie macchine per la
produzione di forti scariche elettriche, perfezionavo anche gli strumenti per
osservare quelle deboli. Uno dei risultati più interessanti, e di grande
importanza pratica, fu lo sviluppo di certe mie invenzioni per individuare - a
distanza di molte centinaia di miglia - una tempesta in arrivo, la sua
direzione, la velocità e la distanza.




Fu proprio durante questo lavoro
che scoprii per la prima volta quei misteriosi effetti che avrebbero suscitato
in me un così insolito interesse.Avevo talmente perfezionato l'apparato in
questione, che dal mio laboratorio nelle montagne del Colorado avrei potuto
sentire le pulsazioni del globo, notando ogni minimo cambiamento elettrico come
se fosse stato all'interno di un raggio di 1.100 miglia. Non potrò mai
dimenticare le mie prime sensazioni quando mi resi conto che avevo individuato
qualcosa d'incalcolabile conseguenza per l'umanità.




Mi sentii come se fossi stato
presente alla nascita di una nuova conoscenza o alla rivelazione di una grande
verità.Le mie prime osservazioni, mentre ero da solo di notte nel mio
laboratorio, mi terrorizzarono positivamente come se fossi stato in presenza di
qualcosa di misterioso, per non dire di soprannaturale; tuttavia, in quel
momento, l'idea che questi disturbi fossero dei segnali controllati
intelligentemente non mi era ancora balenata nella mente.




I cambiamenti elettrici che avevo
notato stavano ripetendosi periodicamente e con così chiara indicazione di
numero e ordine che non erano assolutamente imputabili ad alcun fattore a me
noto. Ero abituato a disturbi elettrici come quelli prodotti dal Sole,
dall'Aurora Boreale e dalle vibrazioni della terra, e quindi ero sicuro che
quelle variazioni non erano dovute a nessuna di queste cause.




La natura dei miei esperimenti
precludeva la possibilità che i cambiamenti fossero prodotti da disturbi
atmosferici, come è stato asserito avventatamente da qualcuno. Fu proprio dopo
essermi reso conto di questo, che capii che probabilmente i disturbi che avevo
osservato erano dovuti a un controllo intelligente. Anche senza poter decifrare
il loro significato, era impossibile per me pensare ad essi come se fossero
stati completamente fortuiti.




Il sentimento che sta crescendo
in me continuamente è che io sia stato il primo a sentire il saluto di un
pianeta a un altro. C'era uno scopo preciso dietro a quei segnali elettrici.
"Decenni dopo, Tesla annunciò: "L'anno scorso ho dedicato molto del mio tempo a
perfezionare un nuovo apparato, molto piccolo e compatto, dal quale può essere
lanciata nello spazio interstellare a qualunque distanza e senza la minima
dispersione, energia in considerevole quantità".




("New York Time", domenica 11
luglio 1937)Tesla non rivelò mai pubblicamente alcun dettaglio tecnico della sua
nuova trasmittente, ma nel suo annuncio del 1937 rivelò una nuova formula che
dimostrava che: "L'energia cinetica e potenziale di un corpo è il risultato del
moto ed è determinata dal prodotto della sua massa con il quadrato della sua
velocità. Riducendo la massa, l'energia si riduce in ugual proporzione. Se fosse
ridotta a zero, l'energia sarebbe zero moltiplicato per qualunque
velocità."




("New York Sun", 12 luglio 1937
p. 6.)Nell'estate del 1997, dopo aver finito di leggere tutto il contenuto dei
quattro scatoloni, Alfrey era pronto ad analizzare i documenti salvati nel
computer, alquanto meravigliato dall'assenza di disegni e schemi. Non sapeva
ancora che Tesla non illustrava mai le sue idee, perché le sue invenzioni si
basavano unicamente su schemi mentali.




Alfrey s'era anche accorto che
nei diari di Tesla c'erano vari "buchi" di giorni, mesi e perfino anni, ragion
per cui cominciò a pensare che ci potessero essere degli altri diari in qualche
magazzino o soffitta dimenticata. Nel tentativo di ritrovarli, si mise a fare
ricerche in Internet, sperando di trovare qualche informazione in merito. Riuscì
invece ad attirare l'attenzione di qualcuno che preferiva che quei diari
sparissero per sempre...


Nel settembre del 1997, un giorno
in cui Alfrey era solo in casa, un certo Jay Kowski gli telefonò dicendogli
d'essere interessato ai diari di Tesla. Dopo qualche minuto di conversazione,
d'improvviso cadde la linea e contemporaneamente suonò il campanello di casa.
Mentre stava andando ad aprire la porta, Alfrey trovò tre uomini
nell'ingresso.Prima ancora che potesse aprir bocca, uno di loro gli disse: "La
porta era aperta John, spero che non le dispiaccia se siamo
entrati".




I tre, vestiti di nero e in modo
identico, sembravano dei M.I.B... e si capiva subito che non erano venuti
amichevolmente. L'uomo che gli aveva parlato chiamandolo per nome, continuò a
rivolgersi ad Alfrey in quel modo, come se l'avesse conosciuto personalmente.
Gli altri due, invece, rimasero vicino alla porta fissandolo per tutto il tempo
e non parlarono mai.La situazione, sempre più allarmante, culminò quando l'uomo
disse d'essere venuto per i diari e che avrebbe avuto guai seri se non glieli
avesse dati. In un primo momento Alfrey disse che non erano in vendita, ma
l'uomo gli rispose che sua moglie e i suoi figli sarebbero stati in serio
pericolo se non avesse collaborato.




Alfrey rimase allora impalato e
incapace di spiaccicare una parola, in preda al panico, fino al momento in cui
gli sconosciuti se ne andarono, improvvisamente...A quel punto, ripresosi in
parte dallo shock iniziale, si precipitò fuori di casa per richiamarli, ma di
loro e della loro auto non c'era più traccia. Allora corse di nuovo in casa e
chiuse a chiave tutte le porte. Poi andò nello studio dove teneva le quattro
scatole e il computer, ma le scatole, i documenti al loro interno e i
dischetti... erano spariti.




E come se ciò non bastasse, gli
intrusi avevano cancellato completamente l'hard disk del computer. Tutto il suo
lavoro su Nikola Tesla gli era stato tolto. Fortunatamente, grazie a tutte
quelle ore passate a leggere i diari di Tesla, Alfrey aveva memorizzato
abbastanza i loro contenuti, il che gli consentì una loro sommaria
ricostruzione, che fu documentata in un libro. Chissà! Forse quelle scatole non
erano le ultime e potrebbero essercene ancora una dozzina da qualche parte, in
attesa d'essere ritrovate; quelle che, secondo i giornali dell'epoca, il governo
americano non riuscì mai a trovare...Cosa potrebbero contenere?




Possiamo solo fare delle
speculazioni: forse custodiscono ancora la conoscenza proibita di civiltà
aliene...I diari scoperti da Alfrey rivelarono un lato sconosciuto di Tesla. Lo
scienziato, a quanto pare, aveva passato parecchi anni a decifrare i segnali
misteriosi sentiti la prima volta nel 1899 a Colorado Springs. Secondo Tesla,
sulla Terra vivono da millenni creature di un altro pianeta; infiltrate tra noi,
controllerebbero eventi e persone per guidare secondo un piano preciso
l'evoluzione dell'umanità. Si tratterebbe dei creatori della prima razza umana
sul nostro pianeta.




Forse Tesla era convinto di
questo dopo aver decifrato i messaggi alieni? In tal caso sarebbe spiegata la
sua ossessione di voler creare apparecchiature per far cessare la guerra e il
suo desiderio di far capire al mondo che l'umanità doveva restare unita contro
quelli che lui avvertiva, a torto o a ragione, come nemici: gli
extraterrestri.




Per fronteggiare questo pericolo,
parlò spesso del "Raggio della Morte" e delle "Torpedini senza ali", in grado di
volare senza propulsori; forse tra i primi accenni ai dischi volanti. Inutile
dirlo, fu screditato a priori e deriso. Tesla s'impegnò anche per creare energia
gratis da fonti alternative. S'era reso conto, con ogni probabilità, delle
future conseguenze derivate dal riscaldamento globale e dall'effetto
serra...




Le lettere che Tesla aveva
spedito ai suoi amici al governo, dove parlava delle sue preoccupazioni, furono
ignorate. Conosceva il più grande segreto del mondo, ma nessuno lo ascoltò. C'è
da chiedersi come mai sia stato scritto così poco sul fatto che Tesla era
convinto d'aver ascoltato dei segnali radio alieni...È possibile che la verità
sia stata tenuta segreta?

mercoledì 18 maggio 2011

basic life support

Sembra una curiosità assurda ma invece…
Un gruppo di ricercatori dell’università dell’Illinois (Usa) ha dimostrato che «Stayin Alive»: è la canzone dei Bee Gees che favorisce la rianimazione.
Sembrerà una bufala ma proprio questa canzone dal titolo «Restare vivi» aiuta i cardiologi nei momenti critici del loro lavoro.
Il fatto è che questa canzone ha un ritmo adeguato e è stato provato che in caso di arresto cardiaco, mentre si effettua il massaggio cardiaco, se si segue il ritmo di questa canzone si riesce a imprimere al cuore il giusto movimento.
L’esperimento è stato effettuato con 15 medici del Pronto soccorso: senza musica le pressioni erano in media 109 al minuto, con le note di sottofondo erano 100: la cifra perfetta.

domenica 15 maggio 2011

fata

Per quella parte di te che mi manca e che non potrò mai avere, per tutte le volte che mi hai detto non posso, ma anche per quelle in cui mi hai detto: tornerò… Sempre in attesa… Posso chiamare la mia pazienza AMORE? La tua fata ignorante




xx

 

Per tutte le parole che non ti ho mai detto,è che avrei sempre
voluto dirti,anche se già sapevo che esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti, anche quando nulla avevi da dirmi, per tutte quelle volte in cui non hai saputo capirmi.
Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire, per tutte quelle frasi che non mi hai mai detto e che avrei voluto sentire.
Per tutte quelle piccole cose che non mi hai saputo donare, per tutti quei gesti che non hai saputo fare.
Per tutti quei sorrisi che non mi hai regalato, per tutti quegli sguardi con cui i tuoi occhi non mi hanno guardato, e per tutte le carezze di cui le tue mani mi hanno privato.
E se tutto questo non dovesse ancora bastare, mi basterà di te ricordare, tutte le promesse che non hai mantenuto, tutte le attenzioni che da te non ho avuto.
Tutte quelle foto che non vorrò più guardare, istantanee di istanti che non ho mai vissuto.
Tutti quei bei ricordi che non potrò ricordare, perché con te niente è stato reale, sei stata soltanto una mera illusione, ed io da illuso e dal sentimento accecato, illudermi ho voluto, così ho continuato, ripetendomi che forse era quello il tuo unico modo di amare, fino a quando infine, triste e deluso, l'amara realtà ho dovuto accettare.
Ma nonostante tutti quei dolci momenti che con te non ho avuto, nonostante tutto quel tempo che grazie a te ho perduto, eppure ti dico, in questo amore, per quanto strano, io, ci ho creduto.

italia

Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è
desta,
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la
Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la
creò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla
morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò, sì!


Noi
fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popoli,
perché
siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera, una speme:
di fonderci
insieme
già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla
morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò,
sì!


Uniamoci, uniamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai
popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo
natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamoci a
coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia
chiamò, sì!

Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom
di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman
Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a
coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia
chiamò, sì!

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già
l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue
Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a
coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l'Italia
chiamò, sì!

campione nazionale di karatè

felicità

NON SONO
GLI EVENTI A PORTARE LA FELICITA', MA E' LA FELICITA' A PORTARE EVENTI
POSITIVI.

capita a volte...

Capita a volte che poi
ci si trovi soli
ma voli e potresti andar
via
Capita spesso che noi
si rimanga fuori
cuori che fanno
poesia
.

sabato 14 maggio 2011

volo di ritorno?

Forse abbiamo bisogno solo di qualcuno che ci veda ma col cuore,
 non solo con gli occhi..!

Sto viaggiando dentro me

Solo quando saremo in grado di riconoscere che esiste il sole dentro ognuno di noi allora avremo una possibilità di vederlo anche fuori.E tutto quello che ci circonda assumerà un significato ed una valenza diversa.Ho intrapreso un nuovo viaggio verso la piena consapevolezza di me.

L’omosessualità è curabile. Parola di monsignor Rigon

rigon bagnasco  Lomosessualità è curabile. Parola di monsignor Rigon“Il problema dell’ omosessualità è indotto perché non
si nasce omosessuali: la nascita dell’omosessuale, nel senso di disfunzione
ormonale o fisica, è rarissima”.  Con queste parole il vicario giudiziale,
monsignor Paolo
Rigon
, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale
Ecclesiastico Ligure, riapre l’annoso problema della visione cattolica
dell’omosessualità. E ignorando, ancora una volta, che ormai dal 1990 l’Organizzazione
mondiale della sanità
ha depennato l’omosessualità dalle malattie
mentali e l’ha descritta come una variante naturale dell’orientamento naturale,
si riaffaccia dal mondo cattolico la tesi della curabilità
dell’omosessualità.

Alla
presenza dell’arcivescovo di Genova, e presidente della Cei, cardinale Angelo
Bagnasco
, monsignor Rigon ha spiegato infatti che ”bisogna dunque
prenderla dall’inizio, perché se presa dall’inizio, attraverso la psicoterapia,
si può superare”. ”Se la psicoterapia viene affrontata nella prima adolescenza,
se il problema si pone, è un problema che si risolve”,  ha detto citando i
risultati ottenuti in questo modo dal consultorio familiare della diocesi,
mentre ”quando purtroppo l’omosessualità è incancrenita – ha concluso – è
difficile”.

Le
associazioni Arcigay, Arcilesbica
Genova
e Gaylib Liguria
stanno preparando due esposti, da presentare agli ordini dei medici e degli
psicologi, sulle ”gravi affermazioni” di monsignor Paolo Rigon. Il vicario
giudiziale del Tribunale ecclesiastico della Liguria è accusato dalle
associazioni di avere espresso ”posizioni antiscientifiche secondo cui
l’omosessualità va affrontata come una patologia e curata con la psicoterapia”.
“Nel caso si trattasse delle cosiddette Terapie Riparative – e’ la reazione di
Arcigay – si tratterebbe di un caso gravissimo, essendo queste rigettate dalle
organizzazioni scientifiche, secondo le quali l’omosessualità è una variante
naturale normale e positiva della sessualità umana e tali ‘terapie’ sono dannose
per chi le subisce, oltre che prive di ogni risultato”.

indifferente ed emozione

Credo che ho fatto buone foto
raccogliendo nuovi giorni
non mi sono mai trovato
senza amore e senza fiato.
Ho scambiato anelli ed inquietudini
indifferente ed emozione
perché c'è gente da buttare via
e carissime persone.
Cosa mi rimane da fare
cosa mi può meravigliare
cosa c'è che io
non conosco già
magari, dov'è.
Nel secondo tempo della vita mia
voglio fare conoscenza
con l'amico mio che abita
la mia testa e la mia stanza.
Siam cresciuti insieme come cuccioli
nell'Italia in bianco e nero
con il sesso fra le nuvole
all'arrembaggio nel futuro.
E' stato un viaggio senza respiro
di mondo ce ne tanto davvero
ma c'è un pò di me
che non è con me
chissà, dov'è.
Tra gli appuntamenti da non perdere
c'è una porta da sfondare
ci nascondevo i pezzi scomodi
e buttavo via la chiave.
Voglio entrarci dentro a rischiare
solo nel mio tempo migliore
mi rimettero, ci rimetterò
magari, no.

Dicesti tutto in una
volta
Milano esplose dalle dita
come pezzi della luna
contro i vetri
del mattino
come lampi in faccia, un anno e mezzo fa.
Dove hai ballato
solo un giorno
ritorna già il secondo inverno.
La compagna parla
strano
ma t'insegna l'italiano
per capire, per spiegare come mai.

Niente scorre via, tutto viene aperto
come le valigie in un aeroporto.

Ogni amore andato via
quelle notti di persone
e quel rumore che non
se ne va.
in

cavino

co-divisione

mercoledì 11 maggio 2011

libellula


La libellula, la creatura del vento, simboleggia l'illusione e il cambiamento.
Le sue ali cangianti ci ricordano tempi e mondi magici, rendendoci coscienti del fatto che la realtà di questo mondo è solo un'apparenza.

Il suo insegnamento ci dice che niente è in realtà come ci appare e che dobbiamo sforzarci di liberarci dalle illusioni dei nostri sensi.
Inoltre essa fa da tramite per portarci messaggi degli elementi e degli spiriti del mondo vegetale.

Quando desiderate effettuare dei cambiamenti importanti, è opportuno evocare l'energia della libellula.