sabato 14 maggio 2011

L’omosessualità è curabile. Parola di monsignor Rigon

rigon bagnasco  Lomosessualità è curabile. Parola di monsignor Rigon“Il problema dell’ omosessualità è indotto perché non
si nasce omosessuali: la nascita dell’omosessuale, nel senso di disfunzione
ormonale o fisica, è rarissima”.  Con queste parole il vicario giudiziale,
monsignor Paolo
Rigon
, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale
Ecclesiastico Ligure, riapre l’annoso problema della visione cattolica
dell’omosessualità. E ignorando, ancora una volta, che ormai dal 1990 l’Organizzazione
mondiale della sanità
ha depennato l’omosessualità dalle malattie
mentali e l’ha descritta come una variante naturale dell’orientamento naturale,
si riaffaccia dal mondo cattolico la tesi della curabilità
dell’omosessualità.

Alla
presenza dell’arcivescovo di Genova, e presidente della Cei, cardinale Angelo
Bagnasco
, monsignor Rigon ha spiegato infatti che ”bisogna dunque
prenderla dall’inizio, perché se presa dall’inizio, attraverso la psicoterapia,
si può superare”. ”Se la psicoterapia viene affrontata nella prima adolescenza,
se il problema si pone, è un problema che si risolve”,  ha detto citando i
risultati ottenuti in questo modo dal consultorio familiare della diocesi,
mentre ”quando purtroppo l’omosessualità è incancrenita – ha concluso – è
difficile”.

Le
associazioni Arcigay, Arcilesbica
Genova
e Gaylib Liguria
stanno preparando due esposti, da presentare agli ordini dei medici e degli
psicologi, sulle ”gravi affermazioni” di monsignor Paolo Rigon. Il vicario
giudiziale del Tribunale ecclesiastico della Liguria è accusato dalle
associazioni di avere espresso ”posizioni antiscientifiche secondo cui
l’omosessualità va affrontata come una patologia e curata con la psicoterapia”.
“Nel caso si trattasse delle cosiddette Terapie Riparative – e’ la reazione di
Arcigay – si tratterebbe di un caso gravissimo, essendo queste rigettate dalle
organizzazioni scientifiche, secondo le quali l’omosessualità è una variante
naturale normale e positiva della sessualità umana e tali ‘terapie’ sono dannose
per chi le subisce, oltre che prive di ogni risultato”.

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