venerdì 17 giugno 2011

LORENZO IL MAGNIFICO

Figlio di Pietro di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, Lorenzo De Medici nacque il giorno 1 gennaio 1449 a Firenze. Sin da piccolo ricevette un'educazione umanistica e, appena sedicenne, si rivelò un abile uomo politico nelle missioni che gli furono assegnate a Napoli, Roma e Venezia.

Nel 1469, anno della morte del padre, si sposò con la nobile Clarice Orsini, accettando contemporaneamente di diventare signore di Firenze. Sul piano politico, Lorenzo mostrò di essere un fine diplomatico ed un accorto politico, compiendo una profonda trasformazione dell'ordinamento interno dello Stato che gli permise di ottenere un potere più saldo e più legale e di assegnare alla città il ruolo di stato moderatore della politica italiana.

Nel 1472 guidò Firenze nella guerra di Volterra per rafforzare il dominio della città nella penisola italica. Sventò infatti, con l'aiuto dei fiorentini, la congiura dei Pazzi che, sostenuti dal Papa, volevano destituirlo; Sisto IV lanciò la scomunica a Lorenzo e successivamente l'interdetto contro la città: in breve, si ebbe la guerra.

Firenze si alleò con la Repubblica di Venezia e con il Ducato di Milano per contrastare il Papa e il suo alleato Ferdinando di Napoli, ma la situazione per Firenze si era fatta critica. Cosi il Magnifico si recò il 6 Dicembre del 1479 a Napoli per cercare di stipulare un patto di non belligeranza con Ferdinando, che accettò, rendendosi conto della potenza che avrebbe potuto assumere lo stato della Chiesa negli anni futuri. Sisto IV, ormai solo, fu costretto a cedere.

Questa situazione rafforzò il prestigio di Firenze e di Lorenzo de Medici: a partire dal 1479 iniziò in Italia una politica di alleanze con Firenze da parte di città come Lucca, Siena, Perugia, Bologna; e da parte di Firenze, una politica di acquisizioni territoriali come Sarzana e Pian Caldoli. Nel 1482 Lorenzo il Magnifico si alleò con il Ducato di Milano per contrastare la città di Ferrara; poi si alleò con il Papa contro la Repubblica di Venezia. Quando il Papa Innocenzo VIII mosse guerra a Ferdinando di Napoli, decise di allearsi con quest'ultimo.

La pace nel 1486 tra Papa Innocenzo VIII e Ferdinando fu merito di Lorenzo il Magnifico. In questo periodo storico si dimostrò "l'ago della bilancia" d'Italia, conferendo con la sua straordinaria abilità politica e diplomatica una politica di pace e di equilibrio in tutta l'Italia. Lorenzo, oltre ad essere un grande mediatore, fu elogiato per il suo il generoso mecenatismo; aveva infatti infiniti interessi culturali, e fu anche poeta, seppur non eccellente.

Scrisse le Rime e il Comento, sonetti d'amore sullo stile della Vita Nuova di Dante, in cui raccontò il sorgere dell'amore per Lucrezia Donati; l'Ambra in cui riprese le Metamorfosi ovidiane.
Morì nella villa di Careggi nel 1492, lasciando un grande vuoto nel ruolo di ago della bilancia della storia d'Italia, che aveva ricoperto così eccezionalmente.

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